La Fiera: L'investitura del Podestà

L'ultimo sabato di settembre va in scena ad Alba il primo dei tre appuntamenti in costume della Fiera del Tartufo: l'Investitura del Podestà, che sarà seguita dal Palio degli Asini (prima domenica di ottobre) e dal Baccanale del Tartufo (terza domenica di ottobre).

Protagonisti della cerimonia sono il Podestà, massima carica civile all'interno della città medievali, e la Signora di Alba, figura allegorica tradizionalmente vestita con gli smalti bianco e rosso che rappresenta la città, la cui interprete è scelta dal Borgo che ha vinto il Palio dell'anno precedente. Essi ricevono gli omaggi e l'atto di sottomissione dei nove Borghi rappresentati da reggitori, stendardi e coppie di nobili.

L'Investitura del Podestà è diventata per i gruppi di musici e sbandieratori dei diversi borghi uno degli appuntamenti più importanti della Fiera del Tartufo. Per rendere omaggio al Podestà, infatti, ogni gruppo esegue coreografie, musiche e numeri preparati per l'occasione per settimane o mesi.

Durante la manifestazione viene inoltre rievocato un episodio riportato dal cronista medievale Guiglielmo Ventura risalente al 10 agosto 1275, giorno di San Lorenzo, patrono della Città di Alba:

"Post haec Astenses venerunt Albam ad Sanctum Frontanianum, et eorum vineas et arbores vastaverunt, et prope eorum portas palius Astensis cursus fuit, sicut fieri solet Ast in festo beati Secundi, et hoc fuit in festo beati Laurencii. Anno Domini MCCLXXV."
"Dopo questi fatti gli Astesi vennero ad Alba, a San Frontaniano, devastarono le loro vigne e gli alberi e vicino alle loro porte si corse il Palio Astese, come suole farsi ad Asti nella festa di San Secondo e ciò avvenne nella ricorrenza del Beato Lorenzo. Anno 1275."

Guglielmo Ventura, Memoriale (Capitolo X)

I borghigiani informano il Podestà delle devastazioni compiute dagli Astigiani all'interno del territorio del Comune e del Palio corso dai nemici sotto le mura di Alba. Egli invita, quindi, i reggitori dei Borghi ad organizzare per la domenica successiva un Palio da correre non con cavalli ma con asini, a beffa degli Astigiani.